martedì 8 ottobre 2019

Lo Zucchero bianco e' un veleno: 11 Alternative Naturali


Ormai tutti sanno che lo Zucchero bianco raffinato fa male, ma molti non sanno quanto ... e' trattato chimicamente e con il tempo comporta seri problemi all'organismo ... 

Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie vuote o nude....esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna. Per di più lo zucchero è peggiore di qualsiasi altra cosa in quanto tende a prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali. Lo zucchero assunto quotidianamente produce una condizione di continua iperacidità e, nel tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell'organismo sempre più minerali. Infine, onde salvaguardare il sangue, dalle ossa e dai denti viene preso tanto calcio da dare inizio ad un decadimento ed indebolimento generale.








COME SI PRODUCE IL VELENO BIANCO 
O ZUCCHERO RAFFINATO

Il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione.
Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Il prodotto finale e’ una bianca sostanza cristallina che non ha piu’ nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza e viene venduta al pubblico per zuccherare gran parte di cio’ che mangiamo.

Lo sosteneva anche Marge Simpson, e io sono d’accordo con lei:

Serve una guerra allo zucchero, che in realtà è già iniziata. Demenza, danni al fegato, obesità, cancro, per non parlare dei denti e della pelle. Lo zucchero è preso di mira come e più dei grassi, osservato speciale dalla scienza per i guai che è in grado di causare, aggravati dalla dipendenza: una droga, ma una droga molto pericolosa.

L’ultimo studio a riguardo (dell’Oregon Research Institute e pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition) ha indagato la capacità dello zucchero di spingerci tra le braccia del cibo e indurci a iper-abbuffate. Sarebbe proprio il sapore dolce a farci mangiare troppo, e non i grassi. 
I ricercatori hanno offerto a 100 volontari un frappé al cioccolato fatto con diverse concentrazioni di grassi e zuccheri, tenendo sotto osservazione il loro cervello con la risonanza magnetica funzionale, per monitorare i circuiti del piacere: erano gli zuccheri, e non i grassi, a far ululare “ancora” al nostro cervello.

Da qui arriviamo al rischio sovrappeso e obesità.

Se la razione giornaliera raccomandata di zuccheri è all’incirca 7,5 cucchiai per un uomo e 6,5 per una donna, in media ne consumeremo 32 a testa solo il giorno di Natale. Eppure lo zucchero non è solo una bomba di calorie. Le ultime ricerche lo accusano di alterare processi cruciali dell’organismo, come i livelli ormonali. Uno studio francese del 2007 lo accusa poi di creare dipendenza, più della cocaina: almeno nei ratti che, potendo scegliere tra le due “droghe”, sceglievano lo zucchero anche nel caso in cui avessero già sviluppato una dipendenza da cocaina.

Lo zucchero non sarebbe neppure in grado di darci una botta d’energia, dice un’altra ricerca dell’università di Cambridge. Anzi, ci appesantisce e dà sonnolenza perché blocca l’azione della orexina, l’ormone responsabile dei sentimenti, della veglia e capace anche di regolare la capacità di bruciare calorie. Ecco quindi che cade un altro luogo comune: se ci sentiamo assonnati e pesanti, molto meglio un uovo sodo che una barretta di cioccolato.
Lo zucchero è anche in grado – confermano nuove evidenze – di far produrre più acido urico al fegato, e di conseguenza di alzare la pressione arteriosa, la principale causa di aumento del rischio cardiovascolare. 
Pare anche che lo zucchero sia in grado di elevare i livelli di colesterolo, a prescindere dall’indice di massa corporea. Naturalmente lo zucchero è un enorme problema per chi soffre di diabete e può aumentare il rischio di diventarlo. Ma ci sono anche collegamenti tra il consumo di zucchero e l’insorgere della demenza.

Una delle reazioni del corpo a un eccesso di zucchero è il mal di testa. Ma alcune ricerche hanno ipotizzato che alti livelli di zucchero nel sangue invecchino il cervello precocemente, fino all’insorgere della demenza senile. L’analisi è stata pubblicata dalla rivista Neurology lo scorso anno, dopo aver indagato le reazioni ad alti livelli di zucchero nel sangue di 249 volontari per 4 anni. Lo zucchero causava restringimenti dell’amigdala e dell’ippocampo, aree associate alla memoria e alle funzioni cognitive.
Lo zucchero infine danneggerebbe il fegato come gli alcolici, per via del grasso che si accumula se la nostra dieta ci fa metabolizzare più calorie del necessario e troppo a lungo.
Il fruttosio è spesso considerato un’alternativa naturale allo zucchero. Effettivamente ha meno calorie perché non viene assorbito completamente, ma pare sia in grado di causare disturbi digestivi fermentando nell’intestino e portando diarrea e flatulenza. In generale, alti livelli di zuccheri nel sangue – come hanno stabilito numerose ricerche, tra le quali una del 2011 condotta su 5mila persone – aumentano il rischio di sviluppare tumore al fegato, al pancreas, al seno e all’intestino, pare a causa dei processi infiammatori che lo zucchero è in grado di stimolare.
Non basta? L’ultima ricerca in merito è olandese, del Leiden University Medical Center, condotta su 600 persone, e ha mostrato come lo zucchero fa invecchiare.
La stima dei ricercatori è 5 mesi in più per ogni 180 gr di zucchero ingerito. Com’è possibile? Pare che quando l’organismo scompone lo zucchero, rallenta anche la produzione di collagene ed elastina, proprio le componenti che fanno la pelle giovane ed elastica.



11 ALTERNATIVE NATURALI A QUESTO PERICOLOSO VELENO:


1) ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE



Il primo valido dolcificante naturale è lo ZUCCHERO DI CANNA INTEGRALE (o panela o mascobado o rapadura o melado de acùcar) quello vero, ha un leggero retrogusto di liquirizia, è granuloso, marrone ed è umido; è il primissimo zucchero che si estrae dal succo di canna che dopo la raccolta viene solidificato in panetti delle dimensioni di una mattonella, ai quali possono essere addizionati altri ingredienti come succo di papaia, arancia, manioca, arachidi. È un alimento molto nutriente tipico del Brasile.
Ricordatevi quindi che quando lo zucchero (o il sale) sono integrali sono anche leggermente umidi e se lasciati all’aria formano un blocco e questo è dovuto alla presenza di magnesio e potassioche essendo igroscopici catturano l’umidità dall’aria.


2) SCIROPPO D'ACERO



Un' altra buona alternativa è rappresentata dallo SCIROPPO D'ACERO, contenente saccarosio, potassio, vitamine del gruppoB e calcio ed anche questo è prodotto dalla linfa estratta da una pianta, l'acero appunto. Risulta avere un sapore molto dolce ed è adatto per la preparazione di dolci e per dolcificare bevande.


3) MALTO D'ORZO, SCIROPPO DI RISO, SCIROPPO DI MAIS

Altro discorso invece è il MALTO d'orzo, lo sciroppo di riso o lo sciroppo di mais che si ottengono dalla germinazione dei cereali. Tutti hanno un alto contenuto in maltosio e contengono amminoacidi, potassio, sodio e magnesio essenziali all'organismo, ecco perché si ritiene siano i più validi sostituti al miele.
Il malto d'orzo (l'unico vero malto, gli altri sono detti sciroppi) viene ottenuto dalla cottura in acqua dell’orzo precedentemente fatto germinare e successivamente essiccato.
Tutti e tre risultano avere un sapore caratteristico ed avere meno capacità dolcificante del mieleo dello sciroppo d'acero ma, soprattutto per quello di riso, sono molto più adatti alla dolcificazione quotidiana.


4) MELASSA



Un altro prodotto molto utile per dolcificare in maniera naturale è la melassa che deriva dallo zucchero di canna o anche della barbabietola e contiene saccarosio,fruttosio, glucosio, acido fosforico, potassio, fibre ed è ricchissimo di vitamine (soprattutto B) e di minerali. Purtroppo non è facile da trovare in Italia, ad esempio il prodotto messo in commercio come “melassa dolce di Panela” (come si può leggere anche sulla confezione) non è melassa, ma zucchero Panela reso liquido grazie all’aggiunta di acqua. Se acquistate una melassa dovete fare particolare attenzione al fatto che sia di provenienza biologica, altrimenti nel vostro dolcificante si troveranno sicuramente residui dei composti chimici utilizzati per l’estrazione dello zucchero.


5) SCIROPPO DI MELE



Altro prodotto, anche se non molto facile da reperire, è lo sciroppo di mele ricchissimo di vitamine e sali minerali e molto digeribile adatto soprattutto alla dolcificazione dei dolci.


6) SUCCO D'AGAVE



Ancora il SUCCO D'AGAVE (linfa della pianta d'agave) ricchissimo di sali minerali ed oligominerali e con un tasso glicemico inferiore allo zucchero bianco, assolutamente da provare!


7) SUCCO D'UVA

Deriva dalla bollitura e spremitura di uve alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella e limone. Contiene fruttosio e in realtà ha un sapore molto caratteristico che non risulta essere apprezzato in ogni situazione.


8) AMASAKE



L' AMASAKE è un'altro dolcificante naturale molto usato nella cucina orientale che si ottiene dalla germinazione enzimatica del riso bianco e che può anche essere autoprodotto facilmente in casa, inoltre può essere utilizzato anche da solo come magnifico dessert!


9) STEVIA


Stevia - si puo' coltivare anche in casa


Altro dolcificante naturale è LA STEVIA o meglio la sua polvere; la stevia è una pianta proveniente dal sud America, ha un'elevata presenza di saccarosio ma la sua pecca è che non si scioglie nei liquidi dato che è costituito da polvere di foglie secche (anche se è possibile realizzare degli sciroppi molto utili per dolcificare e con una perfetta miscibilità!), in Italia non è possibile commercializzarla come dolcificante o per uso alimentare ma nulla impedisce di coltivarsela o commercializzarla come pianta ornamentale. Il suo potere dolcificante è molto alto ma ha anche un forte retrogusto di liquirizia, perfetti in talune occasioni ma un po' meno, ad esempio, se volete dolcificare tè o caffè. QUI utili informazioni.


10) ZUCCHERO DI COCCO

Nella nuova frontiera dei dolcificanti naturali un posto d'onore occupa sicuramente lo zucchero di cocco, realizzato dai fiori della palma. Precisiamo che non si tratta della palma da cui si estrae il tanto discusso olio ma dei fiori della palma da cocco (cocos nucifera) che viene coltivata in maniera non intensiva a Bali. Il prodotto che si ricava è uno zucchero dal sapore intenso e fruttato con ridotto contenuto di saccarosio e che racchiude tante sostanze nutrizionali importanti per il nostro organismo come potassio e zinco.

11) MIELE



Altro prodotto molto usato, contiene maltosio, saccarosio, glucosio, fruttosio e destrosio e costituisce un perfetto energetico naturale; non è però indicato per la preparazione di dolci in quanto la cottura trasforma il suo gusto dolce in leggermente amaro.




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1 commento:

  1. gsotei muito,ja uso mel,vou trocar o açucar branco pelo mascavo,to decidida a fazer uma mudança radical na minha alimentaçao.p.s. voce e´´ otima,obriga

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